I frati della Sveglia francescana propongono questa sera alle ore 21, sui loro canali Facebook e Instagram, un momento di preghiera per far proprio e condividere l'invito di papa Francesco: “Invitiamo Gesù nelle barche delle nostre vite”.

L’appello di papa Francesco, a fare tesoro di questo momento di tempesta per reimpostare la rotta delle nostre vite, viene raccolto anche dai giovani frati minori conventuali che, da anni, hanno dato vita alla Sveglia francescana, un gruppo di evangelizzazione di strada molto attivo a Roma e con numerose uscite in varie parti d’Italia.

Nel corso dell’anno la Sveglia francescana, composta dai frati del Seraphicum provenienti da tutto il mondo, promuovono occasioni di preghiera nelle strade e piazze delle città, con l’adorazione eucaristica, confessioni, dialogo ma anche con tanta musica e canti. Un gruppo che ha raccolto l’invito di papa Francesco “Svegliate il mondo!”, tanto da trarne ispirazione anche per il nome.

L’attività negli ultimi tempi si è ovviamente fermata per l’emergenza Covid-19 ma non sui canali social dove i frati della Sveglia francescana condividono post, video, preghiere per rimanere uniti e rafforzare la comunione spirituale in questo difficile momento.

Proprio per questo, hanno lanciato l’iniziativa “Ci vediamo” sui canali social, con l’adorazione eucaristica stasera alle 21 dal Seraphicum, per pregare assieme per la fine della pandemia.

“Cari fratelli e sorelle – scrivono – questa sera noi frati della Sveglia Francescana del Seraphicum ci incontreremo per l’Adorazione al Santissimo Sacramento. Vogliamo pregare Gesù perché benedica tutti in questi momenti difficili e perché risvegli in noi la speranza. Preghiamo per tutti i defunti e i malati infetti dal coronavirus, per le famiglie, per tutti coloro che lottano in prima fila e per tutti voi.

La preghiera sarà trasmessa in diretta tramite le nostre pagine Facebook e Instagram. Vi invitiamo a unirvi con noi alle ore 21,00 e pregare insieme. Chi desidera può anche scriverci le proprie intenzioni e insieme le presenteremo a Gesù. Il Signore ci aspetta, ha cura di noi, ci vuole liberare dalle paure e insicurezze e darci la speranza, perciò come Pietro gettiamo in Lui ogni nostra preoccupazione”.

fonte: Seraphicum Press Office
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